Al momento stai visualizzando Visita alla Chiesa Anglicana Holy Cross 2023
Chiesa Anglicana Holy Cross

Il Club di Territorio di Palermo coordinato dal Console Fabio Rocca ha promosso questa visita alla Chiesa Anglicana Holy Cross invitando all’evento soci e sostenitori.
Gli onori di casa sono stati fatti dal reverendo James Hadley, cappellano della chiesa anglicana di Holy Cross. Cenni storici ed artistici sono stati forniti dall’architetto Silvana Lo Giudice della Fondazione Salvare Palermo, facente parte della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali che in passato ha curato una pubblicazione su questo tema.
La chiesa della Santa Croce (o Church of the Holy Cross) è una chiesa anglicana.
L’iniziativa di costruire una chiesa anglicana si deve alla nutrita presenza di imprenditori inglesi a Palermo nei primi del ‘900.
Benjamin Ingham Jr. donò un proprio terreno sito di fronte al palazzo Ingham (oggi Grand Hotel et des Palmes) ma morì nel 1872 prima che iniziassero i lavori. Il cugino Joseph Whitaker ed Emily vedova di Benjamin Ingham si occuparono della costruzione dell’edificio.
La chiesa fu progettata da William Barber, assistito in seguito da Henry Christian, genero di Joseph Whitaker. Alla sua morte il patrocinio della chiesa passò al figlio, Joshua Whitaker, e successivamente (1926) a suo fratello e poi a sua nipote Delia che ne è stata l’ultimo fiduciario. La chiesa fu poi affidata alla Diocesi di Gibilterra e oggi dipende dalla Chiesa Anglicana d’Inghilterra e fa parte della Diocesi d’Europa.
Dal desiderio di integrazione tra la cultura anglosassone e quella della tradizione siciliana è stata realizzata una felice combinazione tra lo stile Gotico , il Bizantino e l’arabo normanno.
Fra gli elementi del gotico, l’ampio rosone, le alte guglie ed il campanile a punta che si erge a sinistra; la struttura architettonica con pianta latina a tre navate e i mosaici dell’abside sono invece di ispirazione bizantina.
Nell’abside una serie di nicchie trilobate e mosaicate all’interno delle quali sono rappresentati i dodici Apostoli e il Cristo Risorto.
In alto, cinque vetrate dipinte raffigurano il Processo, la Crocifissione, la Resurrezione, l’Ascensione di Gesù e la Rivelazione dello Spirito Santo.
I peducci che sostengono i pilastri marmorei intorno all’abside sono dedicati a personaggi significativi della chiesa inglese e della riforma, Sant’Agostino di Canterbury, Wycliffe, Cranmer, Edoardo VI, Lord Burghley e la regina Elisabetta.
I quattro capitelli a entrambi i lati della pala dietro l’altare rappresentano, da sinistra a destra, l’Inghilterra con la rosa, l’Irlanda con il trifoglio, la Sicilia e il Galles con il piccolo iris e la Scozia con il cardo.
Su varie pareti della chiesa sono presenti numerose targhe commemorative in ottone in memoria delle famiglie Whitaker e Ingham, dei loro discendenti e dipendenti.
Di particolare pregio il Fonte battesimale ed il Pulpito, progettato da un architetto inglese e scolpito da Benedetto Civiletti. Le vetrate sono state progettate a Londra da Lavers, Barraud e Westlake e costruite da Cox & Sons. Alcune di esse, distrutte dai bombardamenti del 1943 sono state ripristinate da Pietro Bevilacqua. L’organo, sul modello di quello della Cattedrale di York, è stato restaurato nel 2003 in occasione della celebrazione del centenario della sua costruzione.

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